On the road Tokyo

Quando la missione è partita

Quando abbiamo pianificato la “Missione Tokyo” ancora non sapevamo a cosa stavamo andando incontro. A parte le 14 ore da trascorrere sospesi in aria nei cieli di mezzo mondo le aspettative erano altissime e confusissime. Poi siamo atterrati nel sol levante e ci siamo resi conto della potenza che quell'esperienza avrebbe avuto su ogni nostro futuro progetto e lavoro in agenzia.

Abbiamo trovato un tesoro

L'obiettivo ancora una volta era quello di andare a fare i ricercatori d'oro in una terra a noi sconosciuta e riportare a casa e sulle nostre scrivanie suggestioni e ispirazioni altrimenti irraggiungibili. Il tesoro che abbiamo scovato era davvero inestimabile.
Abbiamo divorato ogni strambo abbigliamento che abbiamo incontrato per le strade della città. Abbiamo alzato gli occhi e aperto la memoria di fronte alle architetture più eccentriche e imprevedibili di Omotesando. Ci siamo fermati, del tutto inebetiti, di fronte alla quantità rigorosamente ordinata di persone di Shibuya. Abbiamo camminato nella spiritualità di templi scintoisti e tra le strade piene di odori sconosciuti e luci di una città infinita.

Karaoke, manga e sushi per i prossimi progetti

Quel viaggio ci ha mostrato cosa mangiano, cosa pensano e cosa fanno dall'altra parte del mondo. E ci ha fatto capire dove e come possiamo migliorare le nostre idee arricchendole con tutte quelle esperienze lontane e preziose. Là dove millenni di storia imperiale vivono al fianco di karaoke, manga e sushi, abbiamo capito come come quelle tendenze e quei gusti potevano ispirare i nostri lavori futuri.

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